I super-stipendi dell’arbitraggio calcistico italiano
Pare sia il secondo lavoro meglio pagato del mondo, e forse anche uno dei più criticati. Puntualmente, per quanto impegno ci mettano, gli arbitri non sono ben visti dai tifosi perdenti di turno. Ma una cosa è certa: la loro è una professione che paga bene. Molti di loro, inoltre, hanno anche un’altra professione ordinaria come garanzia per quando smetteranno di arbitrare. Ma quanto guadagna un arbitro di Serie A, in particolare? Le cifre, gonfiate poi da indennizzi vari, sono corrisposte dalla Figc.
Quanto guadagna un arbitro di Serie A
Il primo arbitro, ovviamente, è il membro dello staff più pagato quando si tratta di un match di Serie A. 3.800 euro vanno a lui, 1.080 agli assistenti e 800 al quarto uomo. Considerando che uno stesso arbitro dirige tra le 15 e le 20 partite in una stagione, si tratta di gran numeri. Bisogna poi considerare che alcuni fanno saltuariamente da addizionali di porta, o da quarto uomo. Gli arbitri che dirigono partite internazionali, come quelle Uefa, prendono 70.000 euro. Chi arbitra almeno 25 partite a stagione, 40.000 euro.
La rivoluzione di Calciopoli
Il 2006 è stato un anno importante perchè lo stipendio per una partita di Serie A è stato abbassato a 3.400 euro. Di questi 2.100 sono netti, e vanno aggiunte percentuali fisse secondo ruolo internazionale e numero di partite. In generale, quello dell’arbitraggio è un mondo trascurato perchè i più si concentrano sugli stipendi esorbitanti dei calciatori. Di recente, è stato l’ex arbitro Luca Marelli a svelare il mistero sul suo blog. Con un passato di 15 presenze in Serie A, l’avvocato ha voluto far luce su quanto realmente guadagnino gli arbitri. La risposta è “tanto”, ma si sa: il calcio è un business il cui capitale non si esaurisce mai.